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title = "Pratiche artistiche di resistenza urbana"
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# Concept Notes
Arte come strumento di pratica e di teoria politico, sociale, educativo.
**Macrotemi**: Arte, Critica, Divulgazione, Comunicazione, Sociologia, Educazione, Politica.
Quando si parla di arte è necessario abbattere la barriera convenzionale a cui siamo abituati, ovvero di un concetto
prettamene volto allappagamento dei sensi del piacere. Larte, sia nella sua pratica che nella sua teoria, è uno strumento
di conflitto, di rivoluzione; è un metodo comunicativo che parla un linguaggio altro e crea una dimensione altra.
Uno strumento politico, sociale e didattico, usato per meglio comprendere la realtà quotidiana, lo spazio che ci circonda
e per stimolare un pensiero personale, libero, critico e ribelle.
“La globalizzazione e linternazionalizzazione del mercato dellarte hanno eliminato i confini territoriali che
in precedenza caratterizzavano le mappe culturali ed estetiche della produzione artistica, accentuando la contaminazione
fra ambiti creativi finora distinti, soprattutto nel caso in cui larte abbia una base tecnologica e sfrutti
linterconnessione tra lingue e culture.” (Modesta Di Paola, La traduzione visuale nellopera di Antoni Muntadas, Mimesis,
Milano, 2017, p. 15)
è necessario
“analizzare, dunque, le spinte antagoniste che si manifestano nel fare estetico che elaborano sensi e significati
divergenti dal mood che pervade lordine simbolico dominante (…)«Entra qui la capacità del soggetto di staccarsi da ogni
forma di pregiudizio critico rispetto a categorie estetiche e morali che pregiudicano la sfera del sensibile.
Lidentificazione del concetto di bello e quindi del suo contrario è soggettivo e coincide esattamente alla capacità
intellettiva e culturale con cui lessere sente il mondo. Il riconoscimento delle categorie estetiche correnti è, infatti,
supportato da un giudizio emesso dalla collettività intolleranti rispetto a ciò che è diverso dalla propria idea di norma”
(Teresa Macrì, Pensiero Discordante, PostMedia Books, Milano, 2018, p. 8 )
E qui che entra in campo la teoria, nel corso della narrazione della critica darte, fin dai tempi dei più antichi scritti
tedeschi e austriaci, culla della disciplina, si parla quasi solo di un certo tipo di arte: quella tradizionale;
di conseguenza la conformità al gusto era allordine del giorno anche nel criterio di valutazione dellopera.
Sia nella pratica che nella teoria il tutto è, ed è sempre stato, contornato da ununica visione globale, capitalista,
patriarcale, occidentocentrica e, sempre più, svuotata di significato.
Un punto di rottura è quello sviluppatosi in Italia intorno agli anni 70, ovvero la critica delle critica o critica
militante, un gruppo di intellettuali che decise di rivoluzionare il punto di vista (e di gusto) tradizionale, nellarte
come nella letteratura e in tutte le altre discipline. Larte, nella pratica e nella teoria ha sentito una necessità di
rivoluzionare il pensiero globale, Ciò però non è bastato a contrastare il gusto kitsch, feticcio di una realtà di vetrina
per nulla concreta che ancora permea la nostra quotidianità.
Oggi però, a distanza di più di cinquantanni, in una contemporaneità occidentale precaria si vedono I giovani, I gruppi
che si pongono, per scelta o per decisione, al margine, I dissidenti, I diversi, autoorganizzarsi dal basso per produrre
una nuova concezione di cultura e di coscienza più viva e reale e rifiutando limpostazione e I luoghi accademici che
invece che produrre coscienze libere mira a mercificare ogni pensiero e azione. I luoghi, i saperi culturali, la didattica
sono ancora costruiti su una base verticale, estremamente piramidale.
Inserendomi in un contesto di gruppo di ricerca completamente multidisciplinare lidea è quella di porre le basi della
teoria, introducendo quello che poi saranno talk, interventi itinere e restituzione finale. Concretamente la volontà è
quella di organizzare una conversazione online sulleditoria, divulgazione e la critica alternativa che sta prendendo
piede tra realtà emergenti. Quelli gruppi che fanno dell utilizzo dei social, uno strumento diverso, e insieme promuovono
una creazione e di sapere libero, alternativo e fruibile a tutti; rileggendo la storia e la quotidianità in maniera
rivoluzionaria.
Nel periodo successivo l'idea è quella di creare una campagna mediatica contenutistica, utilizzando se il canale di verso,
dove cadenzialmente proporre post con contenuti collegati a temi comuni e personali, che introducono I differenti temi di
ricerca e, di conseguenza, la restituzione finale in continuo dialogo con riferimenti al mondo dellarte visiva e non.
Per la restituzione finale la mia idea è quella di curare e coordinare il gruppo, creando un continuo dialogo con
I temi di ricerca personali, il cappello collettivo, e larte. Inoltre lidea è quella di invitare tre artist* che
parleranno in una tavola rotonda, e metteranno in mostra, delle loro pratiche artistiche, e come queste possano essere
uno strumento di resistenza e reimmaginazione urbana.
**Ospit Conversazione Online - Public Program**:
- Altremuse - https://www.altremuse.com
- Assembramenti - https://assembramenti.net
- Kabul Magazine - https://www.kabulmagazine.com
- Moai Press - https://www.moaipress.it
**Restituzione finale**:Tavola rotonda con presentazione ed esposizione delle opere darte sul tema Pratiche artistiche
di resistenze urbane
- Raffaele Cirianni (artista)
- Simone Scadino (artista)
- Sara Thadi (artista)
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